
L’albergo diffuso rappresenta una soluzione di ospitalità “orizzontale”, che integra nello stesso progetto imprenditoriale più unità abitative situate nello stesso borgo o centro storico e gestite in modo centralizzato. Questa struttura permette di valorizzare immobili sparsi, senza nuove costruzioni, offrendo agli ospiti un mix unico tra privacy, servizi alberghieri e immersione nel territorio.
Prerequisiti per accedere al Mini PIA
Soggetti ammissibili: micro e piccole imprese già costituite o costituende, start-up e liberi professionisti con operatività in Puglia.
Forma giuridica: società di persone/capital, cooperativa, consorzio, associazione temporanea, oppure impresa individuale o libero professionista.
Requisiti urbanistici: tutti gli immobili devono essere ubicati nello stesso comune o in comuni confinanti, con le unità abitative a massimo 300-400 metri dalla sede centrale servizi (reception).
Conformità ATECO: il codice attività principale o secondaria deve essere riconducibile ai servizi ricettivi (alberghiero/extra-alberghiero).
Caratteristiche del modello albergo diffuso
Unità abitative: minimo 5 camere o appartamenti autonomi, dotati di servizi igienici privati e arredi funzionali all’accoglienza turistica.
Gestione unitaria: centrale servizi con funzioni di reception, assistenza ospiti, colazione, pulizia, prenotazioni, marketing, amministrazione e gestione integrata di tutte le unità.
Localizzazione: posizione nel centro storico, in aree soggette a vincolo paesaggistico-ambientale o in nuovi contesti urbani valorizzati dal progetto territoriale regionale.
Esperienza locale: le attività ricettive devono essere integrate con la comunità locale, tramite proposte di visite guidate, eventi tipici, pacchetti food&wine, produzioni artigianali
Iter operativo per la preparazione e la candidatura Mini PIA
Analisi di Fattibilità
oCheck preliminare su immobili disponibili e loro vincoli (urbanistici, paesaggistici, storici).
oIndividuazione della sede centrale e delle unità satellite.
oRilievi tecnici, stime di costi e definizione delle attività turistiche da proporre.
Business Plan e Progetto Esecutivo
oAnalisi SWOT, studio del target turistico, piano finanziario e previsioni di ritorno sull’investimento.
oDettaglio spese: acquisto/locazione immobili, ristrutturazione, arredi, domotica, digitalizzazione, formazione staff.
oDefinizione struttura organizzativa, strategia marketing, e partnership locali (consorzi turistici, associazioni culturali, produttori locali).
Presentazione Domanda Mini PIA
oRegistrazione sulla piattaforma telematica della Regione Puglia.
oCaricamento business plan, documentazione legale/fiscale, dichiarazione ambientale/energetica, piano HR.
oEventuale inserimento di garanzie bancarie se richieste (cofinanziamento minimo 25% a carico del proponente).
Fasi di Valutazione e Avvio Progetto
oValutazione formale e sostanziale della domanda da parte di Puglia Sviluppo.
oRicezione dell’ammissione e avvio delle spese; inizio lavori vincolato all’approvazione.
oSolleciti di stato avanzamento lavori e rendicontazione periodica.
Altri suggerimenti pratici
Attenzione agli standard e ai regolamenti locali sia in fase progettuale che esecutiva (autorizzazioni edilizie, norme ASL, sicurezza, norme regionali settore turismo).
Valorizzazione delle risorse umane locali per rafforzare il legame col territorio e rispettare i criteri di crescita sociale richiesti dal bando.
Pianificazione di azioni di marketing digitale, presenza sui principali portali turistici, storytelling della struttura e del territorio.
Questo percorso, se pianificato correttamente, offre agli investitori immobiliare uno strumento strutturato e incentivato per la rivalutazione del patrimonio diffuso e lo sviluppo di un business turistico innovativo e sostenibile in Puglia.Realizzare un progetto di albergo diffuso in Puglia con il sostegno del Mini PIA prevede una serie di passaggi tecnici e amministrativi ben definiti, oltre al rispetto di requisiti precisi stabiliti dal bando regionale e dalle normative sul turismo.
Prerequisiti essenziali
L’investitore deve essere una micro o piccola impresa, anche di nuova costituzione, una startup o un libero professionista.
Occorre destinare l’investimento a immobili situati nello stesso comune o in comuni limitrofi della Puglia, e disporre almeno di 5 unità abitative (camere o mini-appartamenti) indipendenti e funzionali all’accoglienza turistica.
Gli immobili devono trovarsi a massimo 300–400 metri dalla sede centrale dei servizi (reception, area colazioni, servizi ospiti), rispettando le distanze imposte dal regolamento regionale.
Tutte le proprietà devono risultare conformi dal punto di vista catastale e urbanistico, e l’attività principale o secondaria deve ricadere nei codici ATECO ricettivi ammissibili.
Caratteristiche strutturali e organizzative
Il modello albergo diffuso prevede la gestione unitaria delle prenotazioni, dell’accoglienza, della pulizia e dei servizi centralizzati (accettazione, market, assistenza ospiti).
Ogni unità abitativa deve offrire servizi privati, arredi turistici e comfort in linea con la categoria dell’offerta ricettiva.
Sono fortemente valorizzate le attività integrative: colazioni con prodotti tipici, servizi esperienziali, sinergie con produttori locali, tour guidati e laboratori artigianali.
Il progetto deve favorire la sostenibilità, la digitalizzazione, l’accessibilità e la formazione del personale locale.
Fasi operative per la candidatura Mini PIA
Analisi di fattibilità: individuazione immobili, verifica vincoli urbanistici e possibilità di recupero.
Business plan dettagliato: analisi domanda turistica, piano finanziario dettagliato, strategie di marketing, piano di sostenibilità e team di gestione.
Preparazione documentazione: redazione progetto architettonico, computo economico, piano formazione e schede tecniche delle attività.
Candidatura online: iscrizione sulla piattaforma regionale Mini PIA, invio progetto e allegati.
Valutazione e graduatoria: verifica ammissibilità, colloquio istruttorio, eventuali approfondimenti richiesti dalla commissione tecnica.
Realizzazione e rendicontazione: dopo finanziamento, avvio lavori, invio SAL (stati avanzamento lavori) e produzione rendicontazione finale per ottenere la liquidazione del contributo.
Seguire queste fasi, assicurandosi coerenza con regolamenti regionali e obiettivi di valorizzazione territoriale, permette di cogliere con successo le opportunità offerte dal Mini PIA e sviluppare in Puglia un modello di ospitalità integrata, sostenibile e redditizia.
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